Con questa affermazione l’agricoltore Stefano Alberti ha dato il via a quella che abbiamo ribattezzato “La giornata del contadino”.
In classe abbiamo discusso dell’importanza del suolo, una risorsa non rinnovabile, strettamente legata alla nostra alimentazione. Ci siamo posti tante domande a cui proveremo a dare risposte nei prossimi mesi: com’è composto il suolo? Che significa avere un suolo ricco di materia organica? E cosa succede quando è inquinato? Come cambia a seconda degli ortaggi che coltiviamo? E come riconoscere un suolo sano? Poi siamo scesi in campo, letteralmente, nell’orto.
Dopo l’estate, le erbe avevano invaso le nostre aiuole, quindi il primo compito è stato liberarle, scoprendo lungo il cammino lombrichi, lumache e piccole uova nascoste nel terreno. Abbiamo arricchito il nostro compost con l’erba strappata e avviato un nuovo progetto: il lombricompost, che ci impegneremo a curare.
Infine, per nutrire il suolo, abbiamo concimato con il letame e imparato a vangare, rigirando la terra con fatica ma anche con soddisfazione. È stata una mattinata di duro lavoro, ma anche di scoperta: ci siamo avvicinati alla terra e alla sua importanza, imparando cosa significa davvero prendersene cura. 🌱
