In modo semplice, attraverso qualche foto e la voce commossa, Nicoletta, volontaria dell’Opera della Provvidenza per l’Infanzia Abbandonata, ci ha permesso di entrare nella sua vita, nei suoi ultimi dieci anni, in cui inaspettatamente si è trovata coinvolta in un Progetto Umanitario che ha tutti i tratti del miracolo.Nicoletta ha risposto ad una domanda di aiuto: il suo “sì”, insieme a quello di tanti altri, ha salvato vite e, ancor più incredibilmente, sta favorendo la crescita di un popolo, quello di Tabora, dove sono nate una comunità di accoglienza per bambini albini e una scuola, e che sta contribuendo alla maturazione di un intero Paese, la Tanzania, che finalmente ha iniziato ad introdurre leggi che tutelano persone affette da questa malattia genetica.
Il silenzio dei bambini e le loro tante domande dicevano dell’eccezionalità di un incontro con un testimone così capace di cura e accoglienza.
Per i più grandi è stata l’occasione di vedere incarnata, in una donna semplice quanto determinata, la possibilità del cambiamento.
Le prossime settimane ci vedranno suoi collaboratori attraverso la raccolta di fondi da destinare alla costruzione di una biblioteca.
